Sterilità psicogena


L’ idea che possa esistere una "sterilità psicogena" si perde nella notte dei tempi, quando la sterilità era vista come una sorte di punizione che si poteva annullare con preghiere, rituali o pellegrinaggi in epoche più vicino a noi.

Molte forme psicogene di sterilità che prima non si potevano spiegare, oggi invece con nuovi meccanismi eziopatogenesi si possono spiegare attraverso lo studio dell’embrione, come ci si è resi conto che gli aborti prima definiti psicogeni, erano solo dovuti ad un malformazione dell’ embrione.

Soltanto alcune forme di inibizione dell’ovulazione e forse un spasmo delle trombe che impediscono la fecondazione, sembrano di origine indubbiamente psicogena. Numerosi autori, quali Benedek, de Watteville, Racamier, richiamano giustamente l’attenzione sui concepimenti che avvengono dopo l’adozione di un bambino, dopo che in effetti è stata allentata la tensione e l’ansia da parte della donna.

La personalità di queste donne con sterilità psicogena, sembra che presentano una immaturità fisica ed emozionale. Si tratta di persone deboli, emotive iperprotettive, dipendenti, che reprimono la propria ostilità innanzitutto nei confronti della madre.

Ma sembra che questa sterilità la troviamo nelle donne mascoline, aggressive che rifiutano la propria femminilità e quindi anche la gravidanza, ed ancora nelle donne che temono la maternità perché fonte di imbruttimento e nelle donne ansiose dove la gravidanza è sinonimo di mutamento.

A quanto pare, sono classificazioni che non hanno un valore statistico e non permettono generalizzazioni, ma quando si trovano donne con questa personalità e con sterilità psicogena è bene agire sulle loro tensioni e traumi, ed una breve psicoterapia può essere solo utile per eliminare la loro sterilità e per affrontare meglio la gravidanza.

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